ANSA) – Serve un congedo straordinario retribuito, come quello già esistente per i caregiver di disabili gravi, dedicato solo per tutta la durata del coronavirus. È questa la richiesta avanzata da Andrea Sciarretta, papà della piccola Noemi di 7 anni, di Guardiagrele (Chieti), affetta da Sma1 che in una lettera-appello chiede al Governo “atti concreti, ancor di più nella fase 2 del covid-19 perché non possiamo trovarci, noi familiari Caregiver, nella condizione, oggi, di dover decidere tra la vita del proprio caro oppure il lavoro. È un atto inconcepibile”.
Il papà di Noemi, parla poi di “giorni durissimi” per le famiglie dei disabili gravissimi, con l’assistenza sospesa volontariamente per evitare rischio di contagio e i centri chiusi”. “A nome di tutte le famiglie che mi Onoro di Rappresentare – scrive Sciarretta, presidente dell’ associazione Progetto Noemi – abbiamo interessato l’ Ufficio per le Politiche in favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio chiedendo misure straordinarie. La possibilità, cioè, di adattare alla fase2 il congedo straordinario Inps. Normativa già esistente ma semplicemente da rimodulare e dedicare esclusivamente al periodo di emergenza Covid”.
“In risposta alle nostre richieste – riferisce Sciarretta – l’Ufficio della Presidenza del Consiglio, ci evidenzia che in materia di caregiver, l’Ufficio ha interessato il ministero della Famiglia, mentre in tema di proroga per congedi e permessi ci hanno risposto che l’Ufficio sta interloquendo con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che sta mettendo a punto il sistema di benefici che poi l’Inps sarà chiamato ad erogare”. “Siamo grati della risposta ma – dice Sciarretta – ora siamo in attesa di riscontrare i provvedimenti idonei alla nostra condizione”.
Le nostre riflessioni – sottolinea Sciarretta – sono scritte con estrema serenità, ma sono un atto dovuto alla sofferenza delle fragilità”. “Fin dal primo istante – scrive Sciarretta – abbiamo cercato di fare nostre le preoccupazioni di centinaia, migliaia, di famiglie alle prese con un mostro più grande, la malattia. La maggior parte bambini con patologie gravissime, invalidanti. Non in grado di muoversi, perché allettati H24. Di mangiare, perché nutriti artificialmente. Di respirare, perché ventilati meccanicamente. E al loro fianco esclusivamente i genitori che hanno sospeso volontariamente l’assistenza riabilitativa domiciliare per ragioni di sicurezza dal contagio”. “Ora Noemi (che compirà 8 anni il prossimo 31 maggio) e i suoi amici speciali ci insegnano a custodire la dignità, soprattutto nei momenti di difficoltà. Ora, sta a voi – conclude Sciarretta – fare proprio, tale insegnamento”.